Il Pedigree

Un cane di razza senza il suo documento d’identità (Pedigree) è come un trovatello, senza storia, senza alcuna selezione (salute, morfologia ed indole), senza alcuna garanzia sulle tare genetiche, senza alcuna certezza che appartenga alla razza da noi prescelta (l’abito non fa il monaco, un Retriever deve possedere anche quelle qualità caratteriali da Retriever, che lo contraddistinguono dalle altre razze).
Il cane o è di razza o non lo è; non esistono cani “quasi di razza” o “puri senza pedigree”. Non gettate via il vostro denaro acquistando dei soggetti di dubbia qualità e provenienza. I canili sono pieni di cani “quasi di razza” che aspettano una persona da amare. Adottatene uno, avrete un bellissimo Cane non spendendo un euro ed evitando quel commercio immondo a quei cuccioli che vengono importati dall’estero in condizioni TERRIFICANTI.
Che cos’è il Certificato d’Origine o Pedigree.


Il Pedigree è la CARTA D’IDENTITA’ del cane.
Unico documento riconosciuto ufficialmente dall’ENCI e di conseguenza dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; unico documento che certifica la proprietà del cane; unico documento che comprova la veridicità dei dati del cane in questione. La sua falsificazione è un reato punibile penalmente. Nel Pedigree si trovano i parenti (sino al 4° grado di ascendenza) così che si possa sapere con estrema precisione: le linee di sangue, le tare genetiche che potrebbero avere queste linee, quali i Campioni (Bellezza e Lavoro) tra gli avi e tante altre cose che spiegheremo più avanti.


Che cos’è l’ENCI
L’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI), è un’associazione di allevatori a carattere tecnico-economico, ha lo scopo di tutelare le razze canine riconosciute pure, migliorandone ed incrementandone l’allevamento, nonché disciplinandone e favorendone l’impiego e la valorizzazione ai fini zootecnici, oltre che sportivi.

Per il conseguimento di questi fini l’Ente:
regola e controlla la produzione e l’allevamento dei cani di razza con particolare riguardo alle esigenze della cinotecnia italiana;
cura la tenuta dei libri genealogici e registri anagrafici nel rispetto della normativa vigente, sulla base di appositi disciplinari approvati con decreto del Ministero in armonia con le normative comunitarie… nel rispetto degli indirizzi della Federazione Cinologica Internazionale (FCI) in quanto compatibili;
 provvede alla formazione, alla qualificazione tecnica ed all’aggiornamento culturale di giudici ed esperti da impiegare per la valutazione delle caratteristiche morfologiche e funzionali di soggetti appartenenti alle razze canine, istituendo e tenendo aggiornato il relativo Registro sulla scorta di disciplinari approvati dal Ministero con proprio decreto.

Provvede altresì alla tenuta ed aggiornamento degli elenchi di altri specialisti della cinotecnia e ne cura la preparazione tecnica e l’aggiornamento culturale;
regola, approva, riconosce, patrocina ed organizza in Italia, anche direttamente, esposizioni, prove, corse ed ogni altra manifestazione cinotecnica anche con finalità sportive, al fine di verificare i risultati zootecnici e favorire la selezione dei prodotti dell’allevamento nazionale. Può intraprendere anche all’estero le iniziative di cui al comma precedente intese a favorire la conoscenza e la valorizzazione dell’allevamento italiano.

Può gestire strutture destinate all’allevamento di cani da lavoro ed alle relative prove di verifica zootecnica.
Indipendentemente dalle attività sopra esposte, può procedere anche ad organizzare, direttamente o indirettamente manifestazioni ufficiali di libro genealogico sulla base di apposito disciplinare approvato con decreto del Ministero;
promuove studi e ricerche interessanti la cinotecnia ed aiuta le iniziative qualificate rivolte allo studio, al controllo, al miglioramento ed alla diffusione delle razze canine;
può partecipare ad Enti ed Associazioni aventi fini analoghi e può assumere partecipazioni anche societarie strumentali al perseguimento degli scopi sociali;
esercita ogni altra funzione che gli sia demandata da leggi e da disposizioni emanate dalle competenti Autorità;
potrà curare stampe e pubblicazioni utili alla diffusione delle attività inerenti l’oggetto sociale.

Fondato nel 1882 da alcuni “gentiluomini” fra cui il Conte Carlo Borromeo, il Principe Emilio Belgioioso d’Este, Ferdinando Delor, Carlo Biffi e Luigi Radice che decisero di dar vita ad una “Società per il miglioramento delle razze canine in Italia”. Con la nascita del Kennel Club Italiano (con 31 Soci), nasce il Registro del Libro delle Origini ed il primo soggetto iscritto fu un bracco Italiano di nome Falco, nato nel 1875. Oggi consta di circa 2.000 Soci Allevatori e di circa 100.000 Soci Aggregati ed è dal 1970 facente parte della Federazione Cinologica Internazionale con sede in Belgio, insieme ad altre 80 Nazioni federate.


Che cos’è l’FCI
La Federazione Cinologica Internazionale è un organizzazione mondiale cinofila. In questa organizzazione fanno parte stabilmente 80 membri o associazioni (come l’ENCI) oltre ai “contract partners”, ognuna delle quali rilascia il suo Pedigree e istruisce i propri giudici. Riconosce 330 razze, ognuna delle quali è di “proprietà” dell’ente cinofilo interessato, il quale scrive le caratteristiche morfologico/caratteriali in collaborazione con il “Standards and Scientific Commissions” della FCI. Ogni Paese membro organizza Manifestazioni Internazionali e Prove Lavoro (Working Trials) ed i risultati vengono inseriti nel database dell’organizzazione. Quando un cane ha ottenuto il giusto numero di risultati potrà essere insignito del titolo di Campione Internazionale di Bellezza o di Lavoro. Inoltre, tramite l’ente nazionale cinofilo d’appartenenza, la FCI rilascia ad ogni allevatore una sorta di “copyright” per il nome dell’allevamento chiamato Affisso.

Quali e quanti Pedigree
Esistono due tipi di Pedigree Italiani ufficiali rilasciati dall’ENCI, il LOI (futuro ROI) – Libro Origini Italiano ed il LIR (futuro RSR) – Libro Italiano Riconosciuti.
Esiste un terzo documento chiamato Pedigree Export, che accompagna il cane quando esso proviene da un’altra nazione la cui associazione cinofila è riconosciuta dalla FCI. Tale documento dovrà essere riconosciuto ufficialmente dall’ENCI che spesso però, se non è tutto in regola, non lo regolarizza.
Per tutti gli altri pseudo-Pedigree, se non riconosciuti ufficialmente (ENCI), non hanno alcun tipo di valore legale e come tali non sono ammissibili e/o comprovanti la veridicità dei dati in essi contenuti, ma solo semplici fogli di carta.


Pedigree Italiano LOI – Certificato d’Iscrizione al Libro d’Origine Italiano

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Questo è come si presenta esternamente il Certicato d’Origine Italiano LOI (Pedigree) che di norma risulta piegato in due parti (foglio sx come ultima pagina – foglio dx come prima pagina).
Si trovano in queste pagine i vari riferimenti all’Associazione di appartenenza (in questo caso l’ENCI) e a quella a cui l’ENCI è affiliata, la FCI.
La firma del Direttore Generale dell’ENCI ed altri riferimenti al Registro Origini Italiano.

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Affianco vedete la parte interna Certicato d’Origine Italiano LOI (Pedigree).
Sicuramente la parte più importante dove vengono riportati i dati anagrafici del cane, la i dati di riconoscimento, la sua genealogia, le sue qualifiche e titoli personali e, con delle sigle, quelle dei suoi antenati, oltre ad alcuni, nel caso fossero stati effettuati, dati sanitari.
Il nominativo ed indirizzo dell’allevatore, del proprietario, con i vari passaggi di proprietà e le loro rispettive firme.
Parte superiore interna – Dati generici e Note del cane

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Parte centrale interna – Genealogia e Titoli
Per le persone che per le prime volte vedono un Pedigree è oggettivamente difficile riuscire a distinguere quali sono gli affissi, capire cosa dicono le sigle, ma con un po’ di esperienza capirete presto quali essi siano e cosa indichino. Per avere una corretta lettura del documento, bisogna iniziare a leggerlo da sinistra verso destra, nella colonna (ipotetica) dei GENITORI, da PADRE e MADRE per continuare verso destra. È importante non dimenticarsi che il maschio (PADRE) lo troverete sempre in alto, mentre la femmina (MADRE) sempre in basso. Per aiutarci nella lettura, affianco ad ogni nome si ha una sigla (inizia con i NONNI) molto utile, una P ed una M seguiti da un numero progressivo. Questa sigla sta a significare – come evidenziato prima – il PADRE (P) e la MADRE (M) di ciascuno dei cani riportati sul Pedigree.
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Parte inferiore interna – La proprietà e la Legenda
Qui vengono annotati tutti i passaggi di proprietà del cane.
Quando vi cedono un cane, ricordatevi che alla consegna del Certificato d’Origine (Pedigree), nel caso che questo sia a nome dell’Allevatore (PARTE SUPERIORE INTERNA – ALLEVATORE IL SIG.), lo stesso deve mettere una firma sotto Firma Cedente. Appena entrerete in possesso di questo documento firmato, dovete recarvi alla Delegazione all’ENCI competente e fare la volturazione o passaggio di proprietà del cane. Per questa operazione dovrete pagare una somma ENCI.
Se invece il cane è già a vostro nome (PARTE SUPERIORE INTERNA – ALLEVATORE IL SIG.) il Pedigree vi arriverà a casa tramite raccomandata con avviso di ricevimento.
È usanza, comunque, che l’allevatore denunci il cane a suo nome (per tante corrette ragioni, prima fra tutte che la denuncia di cucciolata potrebbe essere fatta prima di aver deciso a chi cedere il cucciolo) è successivamente girarlo con una sua firma.
Ricordatevi che senza l’apposita firma e il successivo passaggio di proprietà, il cane legalmente non sarà mai vostro.

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